Nato a Genova nel 1920, Rocco Borella, che sin da bambino dimostra la sua forte propensione all’arte, compie il suo percorso scolastico fino agli anni del ginnasio presso il convento dei padri Benedettini di San Giuliano al Boschetto, proseguendo gli studi prima presso un Istituto di Arti e Mestieri, dove apprende le tecniche del disegno e in seguito all’Accademia d’Arte del capoluogo ligure, alternando lo studio al lavoro presso lo stabilimento Ansaldo di Genova-Conegliano. Nel 1939 viene chiamato alle armi, arruolato nei bersaglieri e inviato sul fronte greco-albanese dove nel 1940 rimane ferito. Trasferito all’ospedale militare di Roma, è congedato nel 1941 e rientra a Genova dove riprende studi e lavoro. Nel 1946, anno del suo matrimonio con Giuseppina Bertorello, esordisce con una mostra personale alla Galleria Isola di Genova e in breve tempo la sua arte viene riconosciuta. Nel 1949 espone i suoi lavori a Buenos Aires e nel 1951 partecipa alla Biennale d’Arte di San Paolo del Brasile, alla Quadriennale di Roma e nel 1956 alla Biennale di Venezia. Nella seconda metà degli anni Cinquanta si avvicina alla ceramica, dapprima realizzando opere di carattere espressionista e successivamente legate all’elaborazione della forma astratta. Amico di Emilio Scanavino, del quale frequenta saltuariamente lo studio, l’artista intorno al 1958 realizza alcuni piatti molto grandi il cui soggetto decorativo è costituito dalla forma grafica dei numeri visti come forme segniche. Nel 1957 ottiene la cattedra al liceo artistico Barabino di Genova, dove continuerà a insegnare fino al 1975. Nel 1958 tiene una personale di pittura alla Galleria Totti di Milano. Negli anni Sessanta Rocco Borella lavora a Genova e ad Albisola, realizzando piatti e pannelli dagli esiti astratto-concreti decorati con larghe bande di colore intensamente luminoso. Nel 1960 espone alcune opere a Parigi, nel ’62 a Francoforte e nel ’64 a New York. Tra il 1962 e il 1963 Borella inizia una produzione artistica che prevede la sperimentazione a tutto campo dei materiali industriali (moquette, vinilpelle, nastri adesivi, formica, ecc.) e realizza alcune opere su vetro stampato. Nel 1972 espone alla Quadriennale di Roma e l’anno successivo tiene una personale alla Galleria La Polena di Genova. Negli anni Ottanta le sue opere in ceramica, tra cui una grande piastra in terracotta ingabbiata ispirata all’opera di Picasso “Guernica”, sono realizzate presso le fornaci della “San Pietro Ceramiche ” di Albisola. Nel 1992 il Museo d’arte Contemporanea di Villa Croce di Genova gli ha dedicato un’importante mostra antologica. Poco prima della morte, avvenuta a Genova nel 1994, Rocco Borella realizza, insieme ad altri artisti, alcuni pannelli decorativi destinati all’arredo urbano del museo all’aperto di Balducco in Liguria.